Cercami, ti prego, nel silenzio delle strade senza più meta,
Cercami tra le lacrime non versate,
Cercami Tu, Signore,
Cercami perché senza di te non sono niente,
Le mie preghiere-my prayers. Preghiere, racconti, riflessioni tramandateci dalla nostra storia. Un tesoro di cui non bisogna vergognarsi ma attingere a piene mani.
C’era una volta una vecchietta, che
viveva in una casa piccola e malandata, distante dal villaggio.
La vecchietta usciva ogni mattina per
fare legna nel bosco, poi tornava a casa e si sedeva accanto al focolare
insieme al suo gattino.
Il suo nome era Befana.
Befana aveva la fama di essere una maga
e nessuno si spingeva fino alla sua casetta isolata, tanto più in inverno,
quando i venti gelidi colpivano a raffica e la neve cadeva copiosa.
Una fredda sera di gennaio, Befana sentì
all’improvviso bussare alla sua porta. Naturalmente si spaventò: chi poteva
essere, a quell’ora e con quel tempo?
All’inizio non voleva aprire, ma poi la
curiosità la vinse e si trovò davanti a tre orientali riccamente vestiti, che
erano scesi dai loro cammelli per chiederle quale fosse la strada per
raggiungere Betlemme.
La vecchietta stupefatta si chiese
perché mai volessero andare a Betlemme. I tre orientali (e già, proprio loro, i
Re Magi!) le raccontarono che stavano andando a portare dei doni al Bambino
Gesù e la invitarono a unirsi a loro.
La poverina ci pensò un po’, ma non se
la sentiva proprio di partire con quel freddo. Così diede loro le indicazioni
che chiedevano e li lasciò andare.
Poi, però, si pentì e cercò di
raggiungerli, montò a cavallo della sua scopa (un po' maga lo era davvero!) per
cercarli e andare con loro a rendere omaggio a Gesù, ma non riuscì più a
trovarli.
Fu così che ebbe un’idea: andare in
tutte le case e lasciare un dono ad ogni bambino, nella speranza che uno di
loro fosse Gesù.
Da allora Befana ha continuato, anno
dopo anno, a portare i suoi doni a tutti i bambini nella notte tra il 5 e il 6
gennaio.