«… Avvicinandosi il momento del suo transito,
fece chiamare intorno a sé tutti i frati del luogo e, consolandoli della
sua morte con espressioni carezzevoli li esortò con paterno affetto all’amore
di Dio.
Si diffuse a parlare sulla necessità di conservare la pazienza, la
povertà, la fedeltà alla santa Chiesa Romana, ma ponendo sopra tutte le altre
norme il santo Vangelo.
Mentre tutti i frati stavano intorno a lui, stese sopra
di loro le mani, intrecciando le braccia in forma di croce (giacché aveva
sempre amato questo segno) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella
potenza e nel nome del Crocifisso.
Inoltre aggiunse ancora: “State saldi, o
figli tutti, nel timore del Signore e perseverate sempre in esso! E, poiché sta
per venire la tentazione e la tribolazione, beati coloro che persevereranno nel
cammino iniziato! Quanto a me, mi affretto verso Dio e vi affido tutti alla Sua
grazia!”. Terminata questa dolce ammonizione, l’uomo a Dio carissimo comandò
che gli portassero il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il passo di
Giovanni, che incomincia: “Prima della festa di Pasqua...” (Gv 13, 1).
Egli,
poi, come poté, proruppe nell’esclamazione del salmo: “Con la mia voce al
Signore io grido, con la mia voce il Signore io supplico” e lo recitò fin al
versetto finale: “Mi attendono i giusti, per il momento in cui mi darai la
ricompensa” (cfr. Sal 141, 1-8). Quando, infine, si furono compiuti in lui
tutti i misteri, quell’anima santissima, sciolta dal corpo, fu sommersa
nell’abisso della chiarità divina e l’uomo beato s’addormentò nel Signore. (cfr.
At 7, 60)»
- San Bonaventura, FF 1241 - 1242 - 1243 -
Buona giornata a tutti. :)