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giovedì 14 giugno 2018

Conducimi - Cardinale John Henry Newman

Signore, fa di me ciò che vuoi!
Non cerco di sapere in anticipo i tuoi disegni su di me,
voglio ciò che Tu vuoi per me.

Non dico:
"Dovunque andrai, io ti seguirò!",
perché sono debole,
ma mi dono a Te perché sia Tu a condurmi.
Voglio seguirTi nell'oscurità,
non Ti chiedo che la forza necessaria.

O Signore, fa' ch'io porti ogni cosa davanti a Te,
e cerchi ciò che a Te piace in ogni mia decisione
e la benedizione su tutte le mie azioni.

Come una meridiana non indica l'ora se non con il sole,
così io voglio essere orientato da Te,
Tu vuoi guidarmi e servirTi di me.
Così sia, Signore Gesù!

+ Cardinale John Henry Newman

Papa Benedetto XVI , il 19 settembre 2010, in occasione del viaggio apostolico nel Regno Unito, presiedette la cerimonia di beatificazione nei pressi della Casa dell'Oratorio, a Rednal, dove sono sepolte le spoglie del cardinale.




Buona giornata a tutti. :-)






mercoledì 13 giugno 2018

Sant'Antonio da Padova

13 giugno 2018, ricordiamo sant'Antonio da Padova. E' uno dei miei
santi preferiti e appena posso, un paio di volte all'anno vado a Padova per la Confessione e la Messa.

Il Santo più venerato al mondo. Sant’Antonio da Padova nato Lisbona nel 1195, morto a Padova all’età di 36 anni, il 13 giugno 1231. E’ chiamato anche Santo António de Lisboa.
Su di lui si narrano grandi prodigi miracolosi avvenuti dal giorno della sua morte sino ai giorni nostri. 
Fin dal giorno dei funerali la tomba di Antonio divenne meta di pellegrinaggi che durarono per giorni. Devoti di ogni condizione sociale, anche di notte, sfilavano a piedi nudi davanti alla sua tomba toccando il sarcofago e chiedendo miracoli, grazie e guarigioni. In quel periodo furono attribuiti alla sua intercessione molti miracoli e, «a furor di popolo», questi miracoli furono sottoposti al giudizio del Papa. Papa Gregorio IX, che conosceva Antonio, avendo assistito alle sue prediche, nominò una commissione di periti, presieduta dal vescovo di Padova, per raccogliere le testimonianze e le prove documentarie utili al processo di canonizzazione. 
La commissione fu sommersa a Padova «da una gran folla, accorsa per deporre con le prove della verità, di essere stata liberata da svariate sciagure grazie ai meriti gloriosi del beato Antonio». 
Fu Gregorio IX stesso che pose fine al processo e il 30 maggio, festa di Pentecoste, lo canonizzò. 
Nella Cattedrale di Spoleto, fu data lettura dei cinquantatrè miracoli approvati e, dopo il canto del Te Deum, il Papa proclamò solennemente e ufficialmente santo frate Antonio, fissandone la festa liturgica nel giorno dell'anniversario della sua nascita in cielo, il 13 giugno, esattamente un anno dopo la sua morte.
Nel 1946, Papa Pio XII, nominò Sant'Antonio "Dottore della Chiesa Cattolica e gli conferì il titolo di  Doctor Evangelicus, in quanto nei suoi scritti e nelle prediche che ci sono giunte era solito sostenere le affermazioni con citazioni  del Vangelo.


Gli fu dedicata la grande Basilica di Padova: in città, sia la basilica che Sant' Antonio vengono comunemente chiamati "Il Santo". 

Un caro saluto dal Padova


O Dio, padre buono e misericordioso, 
che hai scelto sant'Antonio come testimone del Vangelo 
e messaggero di pace in mezzo al tuo popolo, 
ascolta la preghiera che ti rivolgiamo per sua intercessione.
Santifica ogni famiglia, 
aiutala a crescere nella fede: 
conserva in essa l'unità, la pace, la serenità. 
Benedici i nostri figli, protegge i giovani.
Soccorri quanti sono provati dalla malattia, 
dalla sofferenza e dalla solitudine.
Sostienici nelle fatiche di ogni giorno, 
donandoci il tuo amore.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

Sant'Antonio prega per noi!

   




Buona giornata a tutti. :-)



Preghiera a Sant'Antonio da Padova

La tomba del Santo. Un caro saluto da Padova!

Ricordati, o caro S. Antonio, 
che tu hai sempre aiutato
e consolato chiunque è ricorso a te nelle sue necessità. 
Animato da grande confidenza
e dalla certezza di non pregare invano, 
anch'io ricorro a te, che sei così ricco di meriti davanti al Signore 
non rifiutare la mia preghiera ma fa che essa giunga, 
con la tua intercessione al trono di Dio. 
Vieni in mio soccorso nella presente angustia e necessità, 
e ottienimi la grazia che ardentemente imploro, 
se è per il bene dell'anima mia.


Buona giornata a tutti. :-)







domenica 10 giugno 2018

L'avventura d'ogni giorno – don Tonino Lasconi

Signore, 
il sole è sorto 
e mi metti in mano 
una esperienza nuova. 
Sarà bella? Sarà noiosa? 
Sarà utile? 
Non lo so ancora. 
Però son certo 
che molto dipenda da me. 
Questo fammelo capire... 
perché spesso rischio 
di aspettarmi tutto dagli altri; 
tutto da te. 

Fammi sentire responsabile 
di quello che faccio. 

Tu hai creato l'uomo 
senza chiedergli il permesso 
ti sei però subito legato le mani 
e non gli puoi fare niente 
se non lo vuole. 

Signore, 
aiutami a spalancare gli occhi 
per vedere dove mi trovo 
e chi avrò vicino. 

Signore, 
aiutami a drizzare bene le orecchie 
per raccogliere tutte le voci 
che la vita mi invia 
e rispondere con coraggio 
e fantasia.
  
- don Tonino Lasconi -

Fonte:  Amico Dio


Buona giornata a tutti. :-)





venerdì 1 giugno 2018

Il valore di un sorriso - Padre John Faber

                                                      Donare un sorriso
                                                   Rende felice il cuore.
                                                Arricchisce chi lo riceve
                                           Senza impoverire chi lo dona.
                                                Non dura che un istante,
                                        Ma il suo ricordo rimane a lungo.
                                                   Nessuno è così ricco
                                               Da poterne fare a meno
                                    Né così povero da non poterlo donare.
                                         Il sorriso crea gioia in famiglia,
                                                Da sostegno nel lavoro
                                         Ed segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
Rinnova il coraggio nelle prove,
E nella tristezza è medicina.
E poi se incontri chi non te lo offre,
Sii generoso e porgigli il tuo:
Nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
Come colui che non sa darlo.

- Padre John Faber -


Buona giornata a tutti. :-)




mercoledì 23 maggio 2018

La preghiera dell'essere - Card. Carlo Maria Martini


È necessario avere della preghiera una visione ampia, totale e inesauribile: la preghiera è una realtà di cui nessun uomo ha scrutato i confini; è un' esperienza di cui nessun uomo ha varcato le ultime soglie. 
Siamo sempre in cammino, e più si va avanti più si scoprono orizzonti, più si cammina e più si avanza.
La preghiera, infatti, è essenzialmente un mistero e, come tale, viene da Dio creatore del cielo e della terra. 
Così ci spiega la bellissima esclamazione di sant'Agostino: 
«Ci hai fatti per te, o Dio, e il nostro cuore non ha pace finché non riposa in te».
Da quando l'uomo è apparso sulla terra è incominciata la storia della preghiera; uomini e donne di diverse religioni si sono rivolti e si rivolgono in preghiera all'Essere supremo a cui danno nomi diversi. La preghiera è la risposta immediata che sale dal cuore della persona umana quando si mette di fronte alla verità dell' essere.
Questo può avvenire in molti modi. Per qualcuno può essere un paesaggio di montagna, un momento di solitudine nel bosco, l'ascolto di una musica che fa dimenticare la realtà che ci circonda, che ci libera dalla schiavitù delle invadenze quotidiane, dalle cose che ci sollecitano continuamente; allora facciamo un respiro un po' più ampio del solito, avvertiamo qualcosa di indefinibile che ci muove dentro, ci sentiamo pienamente noi stessi e, quasi istintivamente, eleviamo una preghiera: Grazie, mio Dio.
Ciascuno di noi, penso, ha sperimentato nella propria vita l'uno o l'altro di questi momenti. Forse in una serie di circostanze felici si è trovato a esprimere il ringraziamento a Dio traendolo dal fondo del proprio essere: è la preghiera naturale, la preghiera dell'essere.
Ogni nostra educazione alla preghiera parte quindi da un semplicissimo principio: l'uomo che vive a fondo l'autenticità del suo esistere, prova spontaneamente l'esigenza di esprimersi attraverso delle parole, mute o pronunciate, rivolgendosi a Colui che l'ha creato. Sta a noi cercare di favorire quelle condizioni che ci mettono in stato di autenticità, di cercare dentro di noi la voce misteriosa di Dio per ascoltarla e risponderle, di ravvivare il senso di gratitudine per il dono della vita, della creazione, di quanto di bello e di buono esiste nel mondo.
Non sarebbe giusto trascurare l'educazione alla preghiera dell'essere, perché questa ci aiuta a comprendere che la preghiera è una realtà misteriosa, ma facilissima, che nasce «dalla bocca e dal cuore dei lattanti» (cfr. Salmo 8,3), che sgorga quando la persona - il bambino, l'adolescente, il giovane, l'adulto, l'anziano - si pone di fronte a sé in condizioni di distensione, di calma, di serenità, di pace.



- card. Carlo Maria Martini -


Buona giornata a tutti. :-)


martedì 22 maggio 2018

Santa Rita da Cascia, la santa dei casi impossibili - 22 maggio

Oggi, 22 maggio, è anche la festa di Santa Rita.
Santa Rita da Cascia, nata nel 1381 e morta a Cascia il 22 maggio 1457, è stata sposa, madre, vedova e monaca agostiniana.La venerazione di Rita da Cascia da parte dei fedeli iniziò subito dopo la sua morte e fu caratterizzata dall'elevato numero e qualità di eventi prodigiosi, riferiti alla sua intercessione. 
E’ conosciuta come la "santa degli impossibili", perché dal giorno della sua morte sarebbe "scesa" al fianco dei più bisognosi, realizzando per loro miracoli molto prodigiosi, detti "impossibili". 
La devozione popolare cattolica per santa Rita è tutt'ora senza dubbio una delle più diffuse nel mondo, raccogliendo fedeli in ogni angolo della terra.
La sua beatificazione è del 1627, 180 anni dopo la sua morte per mano di Urbano VIII, nel 1900 Papa Leone XIII la canonizzò come santa. 
E’ anche la santa delle rose. 
Il 22 maggio in tutto il mondo si benedicono le rose di di Santa Rita….nella fase finale della sua vita, avvenne un altro prodigio; essendo immobile a letto, ricevette la visita di una parente, che nel congedarsi le chiese se desiderava qualcosa della sua casa di Roccaporena e Rita rispose che le sarebbe piaciuto avere una rosa dall’orto, ma la parente obiettò che si era in pieno inverno e quindi ciò non era possibile, ma Rita insisté.
Tornata a Roccaporena la parente si recò nell’orticello e in mezzo ad un rosaio, vide una bella rosa sbocciata, stupita la colse e la portò da Rita a Cascia, la quale ringraziando la consegnò alle meravigliate consorelle.
Così la santa vedova, madre, suora, divenne la santa della ‘Spina’ e la santa della ‘Rosa’; nel giorno della sua festa questi fiori vengono benedetti e distribuiti ai fedeli.





Era un venerdì santo e Rita aveva ascoltato una commovente predica sulla passione del Signore Gesù:
"Ritornata che fu al monastero, si gettò immediatamente a’ piedi d’un Crocifisso, ivi orando, ivi meditando con ogn’affetto di cuore... 
Lo pregava con abbondantissime lacrime, ed ardentissimi prieghi, ed accese parole, che dal suo infiammato cuore le uscivano, dimandò a Giesù Christo che le facesse grazia di sentire e provare nel corpo suo con dolore simile a quello che Giesù Christo haveva sentito per una delle spine della sua sacratissima corona... e meritò d’esser esaudita, perché nel mezzo della sua fronte sentì non solamente il dolore di pungenti spine, ma ancora ve ne rimase una, la quale fece una ferita e si convertì in piaga, che le durò tutto il tempo di sua vita.





Buona giornata a tutti. :-)


venerdì 18 maggio 2018

Preghiera per vincere le nostre paure

Gesù, ti presento tutte le mie paure:
la paura di essere rifiutato da Dio,
la paura nei confronti degli altri,
la paura dinanzi al futuro e a situazioni difficili,
la paura di dare una brutta impressione di me stesso.
Ti presento tutte le mie insicurezze,
i miei dubbi, le mie incertezze,
il disprezzo che a volte sento di me stesso e della mia vita.
Per queste paure e insicurezze
mi sento come in mezzo a una tempesta.
Tu hai detto agli apostoli sul lago di Galilea in tempesta:
"Coraggio, sono Io, non temete!".
Dillo anche a me e nel mio cuore si placheranno
le onde furiose dell'insicurezza e della paura.
Liberami da ogni dubbio e incertezza irragionevole,
da ogni disprezzo di me stesso e della vita.
Sii Tu il mio coraggio, la mia sicurezza,
il mio punto d'appoggio, la mia forza di vivere e di agire.
Infondi in me il tuo Spirito Santo
che è Spirito di potenza e di libertà.


Confido e spero in Te. Amen.

giovedì 17 maggio 2018

Santa Maria, Madre di Dio - papa Benedetto XVI

Santa Maria, Madre di Dio,
tu hai donato al mondo la vera luce,
Gesù, tuo Figlio – Figlio di Dio.

Ti sei consegnata completamente
alla chiamata di Dio 
e sei così diventata sorgente 
della bontà che sgorga da Lui. 
Mostraci Gesù. Guidaci a Lui. 

Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo, 
perché possiamo anche noi 
diventare capaci di vero amore 
ed essere sorgenti di acqua viva 
in mezzo a un mondo assetato. 


- BENEDICTUS PP. XVI - 

Dato a Roma, presso San Pietro, 
il 25 dicembre, solennità del Natale del Signore, 
dell'anno 2005, primo di Pontificato. 





Buona giornata a tutti. :-)